venerdì 14 luglio 2017

LA JUVE NON RIESCE A TENERE I SUOI : IN VISTA UN ANNO SABBATICO

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Io me lo ricordo Bonucci quando arrivò dalla Juve, giovane promessa costosa, che si credeva di essere il Beckembauer del 21 secolo.  Quanti disastri e quanti gol presi per la sua pretesa di uscire palla al piede e testa alta, sempre alla ricerca del lancio di 40/60 metri.
Fu fortunato, la Juventus, società e tecnici, ebbero pazienza con lui, aspettarono che maturasse, e questo è avvenuto. Forse merito anche della bravura e del carattere dei compagni di reparto, gente come Buffon, Barzagli (due campioni del mondo) e Chiellini (non braco tecnicamente del compagno, ma più forte fisicamente e difensivamente), se la presunzione guascona di Bonucci è stata per lungo tempo correttamente gestita.
L'ultimo anno no. Forse inebriato da un'estate dove in Inghilterra erano disposti a fare follie per lui, Bonucci ha pensato veramente di essere il difensore più forte del pianeta in circolazione.
Di qui ai vaffa in mondovisione all'allenatore che non si sbriga a fare un cambio da lui suggerito, con tanto di provvedimento punitivo esemplare (escluso dalla pur decisiva partita di Champions contro il Porto)  e alle poche commendevoli cronache dell'intervallo di Cardiff (dove Bonucci avrebbe male apostrofato Dybala, troppo "timido" e chiesto la sostituzione di Barzagli, tra l'altro un amico storico di reparto) non c'è voluto poi molto.
E' stato quindi facile profetizzare per il Camerlengo che stavolta il giocatore, che pure aveva rinnovato il contratto con congruo aumento di stipendio, stavolta non avrebbe resistito al canto delle sirene (anzi, le avrebbe cercate...). Lo pensavo di lui, come di Dani Alves, chiaramente non in linea con il calcio di Allegri e italico in generale, di Alex Sandro, di Mandzukic, di Kedira...Vedrete che anche questi andranno via prima della fine dell'estate (il brasiliano sicuro, gli altri due a secondo delle offerte, anche e soprattutto dalla Cina, dove hanno coperto d'oro uno come Pellé, figuriamoci dei campioni veri, nemmeno troppo avanti con gli anni !).
Il problema dunque non è Bonucci, che tanto alla storia delle bandiere chi ci crede più ? Totti è stato il penultimo die Mohicani, e l'ultimo è Buffon, che resterà unico nella storia, con la decisione di seguire la Juventus in B da campione del mondo, all'apice della sua forma e carriera.
Semmai di Bonucci colpisce la scelta di andare al Milan. Certo, poteva fare peggio - Inter o Roma - però sarebbe stato meglio per tutti che fosse andato all'estero. O non era vero che Chelsea e Manchester erano pronte con assegni di oltre 50 milioni ?
Nell'articolo che segue, comparso su La Stampa, il Milan viene descritto, con la faraonica campagna acquisti in atto (e si parla addirittura di Belotti, il bomber azzurro in forza al Toro), come una pretendente legittima allo scudetto, nonostante le pessime stagioni degli ultimi anni. Io qualche dubbio ce l'ho, che assemblare una squadra intera non sarà facile, ma certamente è pensabile che i rossoneri potranno far bene.
Obiettivamente, non credo che Bonucci saprà rinverdire i fasti di un reparto centrale che ai tempi d'oro ha visto in quella posizione gente come Baresi, Nesta eThiago Silva. Però Leo è sicuramente forte e di personalità, e lui con il giovane Romagnoli saranno una coppia di centrali molto valida.
Quanto a noi, magari Mr. Allegri è contento, che si è tolto dalla scatole uno che poteva anche attaccarlo al muro, e probabilmente gli arriverà in dono il fido De Sciglio.
I gusti del tecnico bianconero sono opinabili : a Pirlo preferiva Boateng, pare che straveda per centrocampisti alti e grossi come Nzonzi, e pazienza se hanno i piedi maleducati, e il soldatino De Sciglio magari gli piace di più di un pluri decorato di Champions come Dani Alves...
Al di là di questo, registro due cose negative in questa estate calda di calcio mercato :
1) è confermato che la juve NON riesce a tenere i suoi campioni. L'elenco ormai è lungo : Vidal, Pirlo, Pogba, Bonucci, Dani Alves e vedrete che la lista si allungherà
2) i cinesi del Milan, dopo le tante sofferenze nell'acquisto, non stanno badando a spese, e vedremo se anche quelli dell'Inter si metteranno sullo stesso piano. A quel punto anche in Italia la Juve avrà una "potenza di fuoco", vale a dire un potere sul mercato, inferiore rispetto alle rivali, come già accade in Europa , dove questa è la regola, stando noi dietro, sempre, alle spagnole, alle inglesi (i due Manchester e il Chelsea) e al Bayern (ci metterei anche il PSG).
Questo non significa per forza non poter vincere, ma certo è molto difficile.
Per questo io l'anno scorso ci tenevo particolarmente al sesto scudetto consecutivo e sono contentissimo che sia stato raggiunto un record storico che ben difficilmente potrà essere superato.
Quest'anno francamente penso che non vinceremo, nulla, e dopo un filotto del genere (sei scudetti, col contorno di tre coppe Italia) ci sta. Cerchiamo allora di sfruttare il fatto che comunque la qualificazione in Champions sarà più agevole (quattro posti) e cerchiamo di inserire i giovani forti che diciamo di avere : Rugani, Piaja - quando recupererà -, Orsolini, Scick.
Per lo scudetto, vedo bene il Napoli, dietro Milan e Inter, con però l'incognita della campagna acquisti e dell'amalgama di tanti nuovi innesti. Forse, e scrivendolo faccio gli scongiuri, anche per la Roma sarà un anno di transizione, e questo mi rasserena non poco.
Insomma, prevedo un anno di domeniche dove i risultati di calcio non mi occuperanno più di tanto. Un po' di sabbatico ci sta
  

Bonucci al Milan, colpo da scudetto

Questa mattina il bianconero nella sede torinese. Nel pomeriggio in Casa Milan per i dettagli. Rossoneri senza freni: spesi 180 milioni e si candida come rivale per il titolo Ma non è finita: nuova maxiofferta per Belotti
ANSA
Leonardo Bonucci
 
Se per vincere un campionato serve chi lo scudetto l’ha già conquistato, allora il Milan ha scelto la garanzia massima per tentare il clamoroso ribaltone con un vero e proprio «colpo gobbo». Leonardo Bonucci di tricolori ne ha collezionati sei di fila con la Juve (più uno con l’Inter, a tavolino nel 2005/2006) e la sua decisione di lasciare i bianconeri per vestire il rossonero non ha solo sconvolto il mercato, ma può cambiare gli equilibri in Italia come avvenne con il clamoroso passaggio di Pippo Inzaghi dalla Juve al Milan nel 2001. Il nuovo Milan ha sparato fuochi d’artificio senza sosta, ha rinnovato il contratto con il proprio simbolo (Donnarumma) e ora si toglie lo sfizio di prelevare uno dei migliori giocatori dai campioni d’Italia. I misteriosi proprietari cinesi avevano promesso un mercato rivoluzionario e spettacolare per rilanciare la squadra di Montella e tornare nell’élite attraverso la Champions: la promessa è stata mantenuta, ma colpo dopo colpo ora può candidarsi allo scudetto. E Bonucci è più di una ciliegiona su una torta dove manca solo il grande attaccante.




De Sciglio verso Torino
L’affare dell’estate è entrato subito nel vivo dopo la decisione di Bonucci di lasciare la Juve al termine di sette stagioni esaltanti e 319 partite da leader. Il suo procuratore, Lucci, ieri a Milano ha fatto la spola tra bianconeri e rossoneri per trovare un accordo: la trattativa è proseguita senza sosta nella notte e balla intorno ai 40 milioni di euro. Oggi si può ufficializzare, poi le due società si confronteranno sul terzino De Sciglio, che non rinnoverà con il Milan e vuole andare da Allegri. La trattativa è stata scollegata da quella di Bonucci, che ieri si è allenato a Vinovo (anche alla presenza di Agnelli). Ora aspetta il via libera, mentre i rossoneri partono per la tournée in Cina e vogliono presentarsi con un gran trofeo di caccia.

Gallo, 60 mln più giocatori
Trasformare gli incubi in sogni è già costato 180 milioni al Milan, ma lo shopping non è ancora finito nonostante siano già state concluse nove operazioni d’alto livello. Dopo aver blindato Donnarumma e ingaggiato il regista argentino Biglia dalla Lazio (accordo trovato ieri sera: 17 milioni più 3 di bonus), ora il Milan della coppia Mirabelli&Fassone ha deciso di portare via da Torino due pezzi pregiatissimi della Nazionale. Non solo Bonucci, ma anche Andrea Belotti. In attesa di capire che cosa accadrà con Kalinic, che ieri ha lasciato il ritiro della Fiorentina per motivi famigliari, e soprattutto con Aubameyang (oggi chiude il mercato in Cina), i rossoneri hanno rilanciato per l’attaccante del Toro. Sul piatto c’è un contratto a salire da 3,5 milioni netti più bonus al giocatore e 55-60 milioni più Niang e Paletta per il cartellino del Gallo. Per la gioia di Lorenzo, il figlio di Bonucci, che magari potrà tifare per il papà e per il suo idolo uniti dalla stessa maglia. 

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