domenica 28 aprile 2013

A UN CM DAL 31 SCUDETTO, ADESSO L'IMPRESA è TRATTENERE IL "TOP MISTER"

A 8 giornate dalla fine, dopo la vittoria della Juve contro l'Inter a San Siro,  avevo fatto una tabella scudetto ( la trovate qui : http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2013/03/juve-e-la-tabella-scudetto.html ) molto prudenziale, che prevedeva comunque la conquista del titolo, ma all'ultima giornata, immaginando che Milan e Napoli vincessero sempre (ma avendo le due uno scontro diretto, qualche punto doveva perdersi a vantaggio di noi bianconeri) e che noi amministrassimo con saggezza il buon vantaggio accumulato (allora erano 9 punti sugli azzurri e 11 sui rossoneri).
In base a quella immaginaria tabella, in queste ultime 4 partite, contro Pescara, Lazio (in trasferta), Milan e Toro (nel loro stadio), avevo ipotizzato di vincere sola la prima e di non perdere le altre tre.
Conte ha fatto meglio, le ha vinte tutte e quattro, e  sicuramente domenica prossima, allo Stadium, la Juve conquisterà contro il Palermo il suo 31 scudetto (ancorché la Federazione gliene attribuisca 29...ma chissà che,. a processi conclusi, non ci ripensi...).  Le basta fare un punto, e avendone 11 di vantaggi sul Napoli il titolo sarà matematico. 
La novità di questo fine stagione è l'adozione del 3-5-1-1, con Pogba titolare del centrocampo e Marchisio incursore dietro Vucinic. Con buona pace di Matri, Quagliarella e Giovinco in panchina anche se il risultato, come oggi, non schioda dallo 0-0. Conte sembra soddisfatto di questo assetto, che finora ha sempre colto il punteggio pieno, però mai incantando. Dice che bisogna essere bravi a variare, anche per sorprendere gli avversari, il che è vero. Inoltre, e forse la spiegazione è ancora più valida, il tecnico si è trovato i migliori nel settore di metà campo : Pirlo è insostituibile (ancorché quest'anno sia stato da 7, a fronte del 9 dello scorso campionato ), Marchisio e Vidal sono sempre tra i più validi per quantità e anche qualità (il "guerriero" è anche il capocannoniere della squadra....), e Pogba è straripante di energia, aggiunge centimetri, muscoli. freschezza alla squadra e può risolvere da lontano. Quindi un posto fisso gli andava trovato. E così è stata sacrificata una delle punte, giocatori bravi ma....MENO.
Giusto. Però Vucinic non è un attaccante di quelli micidiali sotto porto (non lo è stato mai ), e forse, in 3.5.1.1. lui sarebbe ideale dietro alla punta principale, al posto di Marchisio....
Ad ogni modo, chi vince ha sempre ragione, e Conte questi due campionati non li ha vinti, ma dominati (questo poi....senza rivali !). 
A questo punto il timore più grande per noi fan bianconeri è che invece di arrivare il top player (per diventare veramente competitivi in Champions ce ne vorrebbero almeno un paio...anche perché Pirlo, Dio lo conservi, non ringiovanisce...) se ne vada il Top Mister. Simpatia o meno (per esempio io non impazzisco d'amore per  il trainer), è indubitabile che questi due campionati portano l'impronta assoluta di Conte,  come forse mai personalmente ho visto nella storia della Juventus (che seguo dagli '70, ancora prima dell'era Trap per intenderci). Nemmeno Lippi è stato così determinante.
Conte ha preso giocatori bravi ma per lo più "normali", e li ha incredibilmente motivati . In più, ha idee di gioco, schemi, anche interscambiabili, estremamente efficaci.  La Juve, come ripete sempre un intenditore di calcio giocato. Arrigo Sacchi,  ha una sua identità di squadra, e all'interno della stessa sa modificarsi. Il famoso 4-2-4 che era il marchio di fabbrica di Conte, qui alla Juventus non si è mai visto, perché con Pirlo non andava bene. E siccome Pirlo era il più forte dei giocatori della squadra ( e lo ha dimostrato), intelligentemente Conte ha cambiato. 
Infine, al di là del lato affettivo, che ovviamente ci lega a questi giocatori che in questi due anni hanno risvegliato l'orgoglio bianconero, quanti sono i giocatori veramente insostituibili nella squadra di Conte ?
E volendo fare la controprova, quali quelli che gli squadroni esteri vorrebbero toglierci ?
Forse uno solo, Vidal. 
Ebbene, con questa squadra di campioni "normali", la Juve ha trionfato per due campionati e quest'anno è tornata in Champions giocando con grande dignità. Abbiamo perso nettamente con il Bayern, vero.
Ma è lo stesso Bayern che ha demolito il Barcellona per 4-0 ! 
Ecco, tutto questo porta una firma indelebile e indiscutibile.
Quella di Antonio Conte 
Di seguito le dichiarazioni nel post derby dell'allenatore, ormai a un punto dal traguardo. 


Conte vede lo scudetto
“Impresa a un punto”

Il tecnico esalta i bianconeri:
«Non ci siamo accontentati, derby preparato benissimo. Festeggiare con 3 turni d’anticipo sarebbe stupendo»
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Antonio Conte festeggia un altro passo verso lo scudetto: «Ora ci manca solo un punto per l’aritmetica, se il Napoli le vincerà tutte. E festeggiare lo scudetto con tre giornate di anticipo sarebbe davvero stupendo». Anche per questo, sottolinea il tecnico bianconero, quelli «di Vidal e Marchisio sono gol pesantissimi». 

Ma poi fa i complimenti a tutta la Juve: «E’ stata una partita preparata benissimo da parte nostra - spiega Conte - e contro il Torino non è mai semplice. L’abbiamo fatta noi, ma complimenti a loro che si sono opposti in maniera degna». 

Terza volta con il 3-5-1-1, anche se poi il modulo s’è presto inclinato alla difesa a quattro: «Penso che un allenatore debba avere la capacità di schierare i migliori della rosa - continua il tecnico bianconero - e questa è una soluzione bella, che mi è piaciuta molto». Il risultato, invece, è stato anche questione di testa: «Potevamo accontentarci, invece così non è stato». Il che non significa non avere fiducia negli attaccanti, precisa: «Matri e Quagliarella sono stati fondamentali per la riconquista dello scudetto, così come Giovinco. Tutti gli attaccanti hanno giocato partite importanti, e questo dimostra la fiducia che ho nelle mie punte. Ora avevo bisogno di fare qualcosa di diverso, perché le altre squadre magari sanno come giochi». Da qui il nuovo assetto: «Eravamo partiti con due prospettive di gioco, il 4-3-3 e il 3-5-2, poi l’infortunio di Pepe ci ha levato il primo modulo». Soprattutto c’era anche da far posto a Paul Pogba: «Un allenatore deve cercare di far quadrare i conti e Pogba ha avuto una crescita esponenziale». 

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