sabato 29 settembre 2012

MA IL PORCELLUM NON ERA UNA PORCATA ??


L'ipocrisia in politica è regola, e così  è del tutto normale vedere avversari politici che si rivolgono insulti sanguinosi e poi magari tempo dopo, nemmeno tanto, si alleano per contingenti convenienze politiche. Fini in questo per esempio è stato un maestro e se non avesse in Casini un amico disposto a perdonargli le scarpe fattegli nel 2007, quando dopo aver detto che i partiti non si fanno dal predellino di una macchina, sposò il progetto berlusconiano del PDL , fondendo AN con Forza Italia e condannando l'UDC ad una sconfitta elettorale (anzi, il bellone cattolico riuscì anche a contenere i danni !), nel 2013 si ritroverebbe FUORI dal parlamento dove siede comodamente da circa 30 anni (!!!! viva Renzi e le sue rottamazioni !! ). Certo, il trasformismo dell'attuale presidente della Camera (deve portare un po' sfiga ultimamente quella carica, tranne Casini, gli altri non è che abbiano poi avuto grande fortuna...la Pivetti, poi Bertinotti, oggi Fini....) è solo un caso evidente, certo non unico. Rutelli, che con grande dignità aveva lasciato il PD - che aveva contribuito a fondare sciogliendo in esso la Margherita di cui era segretario  nel 2008 - vista la sterzata decisa a sinistra dei democratici successiva all'elezione di Bersani, oggi che l'API ha percentuali da prefisso telefonico bussa per tornare a via Nazzareno  e  avere assicurato un posto in parlamento....che tristezza...
Il discorso dell'ipocrisia e dell'opportunismo  non riguarda ovviamente solo le persone ma anche le istituzioni. Guardiamo la legge elettorale. Chi , a sinistra (anche a certe parti della destra , ma meno ) , non è mai capitato di parlare male del Porcellum ? La "porcata" definita tale dal suo stesso ideatore , il ministro Calderoli della Lega ?
Chi non ha detto che questo Parlamento di nominati, attraverso al quale "nani e ballerine" sono potuti diventare deputati e senatori andava azzerato ? E, sia pure con meno ardore (anche se poi il punto nevralgico era QUELLO per le segreterie dei partiti ) , chi non ha contestato l'eccessività del premio di maggioranza, in base al quale è stato possibile ad un centro destra con il 47-48% dei voti avere maggioranze solidissime sia alla Camera che al Senato , con rispettivamente 100 e 50 seggi in più rispetto al centro sinistra (elezioni 2008 ). Oggi però è il PD che NON vuole il ritorno alle preferenze , per evitare il mercanteggiamento dei voti (pericolo reale, però sicuramente è quello che garantisce, in astratto, la rispondenza più stretta tra eletto ed elettore...) e soprattutto vuole difendere con le unghie e con i denti un congruo premio di maggioranza.
Cosa è cambiato ? Facile no ? Oggi il PD pensa di essere lui a vincere, con una maggioranza che però sa non epocale, e quindi ad avere disperata necessità di quel premio che moltiplica i voti in seggi. 
Ma sarà un caso che dal 1994, da quando abbiamo abbandonato il becero proporzionale puro, che senza sbarramenti e senza premi garantiva la presenza in parlamento di formazioni con l'1,5% dei voti e governi con vita media non superiore ad UN ANNO !!, siamo in continua fibrillazione per trovare una nuova legge elettorale . Ne abbiamo cambiate ben tre e siamo alla ricerca affannosa di un quarto sistema che già in molti dicono che, con la nuova legislatura, dovrà essere ancora modificato anche in relazione alle riforme costituzionali che pure da decenni vengono predicate, senza poi risultati utili . 
Forse è anche meglio così, visto quello che Prodi e i suoi sono stati capaci di fare con la riforma del titolo V della costituzione e lo sfacelo degli aumentati poteri normativi alle regioni (cui però non hanno corrisposto uguali poteri fiscali con deresponsabilizzazione del centro ) .
Personalmente , per le ragioni dette, ho sempre ritenuto che gli alti lai della sinistra contro il Porcellum fossero quelli tipici degli sconfitti, e quindi ipocriti. Come nel calcio quelli che urlano all'ingiustizia per il rigore dubbio dato contro salvo osannare beati per quello inesistente dato a favore.
Mi sembra che il sistema elettorale adottato per i comuni e le regioni tutto sommato funzioni. Perché non adottare quello e farla finita ?
Certo, ottenere il 30% dei voti e con quelli governare sul restante 70% contrario, non mi sembra una trovata molto democratica. La governabilità è un valore essenziale, e per questo sono stati trovati dei sistemi correttivi per cercare di favorirla. Ma favorire è una cosa, stravolgere è altro. 
E Bersani non è il primo voltafaccia clamoroso che fa (qualcuno ricorda quando da Ministro dell'Industria cercava di convincere i suoi che l'ACQUA poteva essere data in gestione ai privati ?? ).
Come detto, nulla di nuovo. Solo per ricordare che certi predicatori non hanno le carte in regola. 

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