lunedì 9 luglio 2012

LE FALSE DENUNCE DI ABUSO SESSUALE SUI MINORI , OVVERO LO STUPRO DELLE RELAZIONI TRA GENITORE E FIGLIO


Il Convegno era titolato "La tutela giuridica nel Diritto di Famiglia". Organizzata dal Consiglio dell'Ordine forense romano, aveva come preziosi relatori, tra gli altri,  il Presidente della Corte d'Appello Dr. Santacroce e il Pubblico Ministero aggiunto D.ssa Monteleone, responsabile del settore della Procura che si occupa di reati in ambito familiare.
L'intervento del primo alto magistrato è servito per lo più a evidenziare come  la nostra normativa penale in questo campo è sostanzialmente ferma al codice Rocco del 1930, quindi tarata su un modello familiare ormai inesistente. Il Legislatore è intervenuto in campo civilistico ma assai poco invece in quello penale e come al solito la supplenza è venuta dalla Giurisprudenza, più "agile" a cercare di adeguare le norme all'evoluzione del costume sociale. Peccato che NON sia questo il suo compito. Ma si tratta di questione vecchia.
Più interessante l'intervento della D.ssa Monteleone, interlocutrice importante per gli avvocati di famiglia romani, essendo sostanzialmente il capo dell'ufficio preposto a occuparsi dei reati di cui agli art. 570 c.p. (violazione degli obblighi di assistenza familiare), 572 (Maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli), 388 2° co, (Mancata esecuzione dolosa di un ordine del giudice), assolutamente i più frequenti. Nel distretto di Roma le denunce riguardanti CIASCUNA di queste fattispecie, ogni anno superano la soglia del numero 1000 (più verso i .1500). La stessa cosa vale per l'ipotesi di stalking o mobbing familiare.
Bene, le archiviazioni, vale a dire le denunce che non superano il vaglio delle indagini preliminari, essendo considerata insussistente l'ipotesi di reato, sono tra il 50 e il 60% !
Del restante 50-40% che va avanti, la metà finisce con delle assoluzioni.
Insomma la procura di Roma viene ingolfata  dai genitori italiani con migliaia di denunce l'anno di pretesi reati familiari dei quali il 25% scarso si rivela fondato. 1 su 4.
Questo non solo comporta un dispendio assurdo di risorse umane ed economiche, ma IMPEDISCE un efficace repressione dei casi dove il reato c'è effettivamente.
Questo fenomeno è in AUMENTO. C'entrerà per caso la riforma del 2006 con l'introduzione dell'affidamento congiunto? Ritengo proprio di sì. Le madri, prima assolute "padrone" della prole (anche con tutti gli oneri della cosa, per carità), con l'affidamento congiunto hanno visto sparire la loro posizione di preminenza. La cosa non ha un rilievo solo giuridico ma anche pratico, economico. Ne parleremo in un'altra occasione, non essendo questo il tema . Resta il dato che a ricorrere soprattutto a queste false denunce siano certe madri che fanno di tutto per ostacolare la relazione padre - figli. Ma con l'avvento dei "mammi", anche tra i maschi sono iniziate a spuntare figure paterne ossessionate dall'idea di contendere alla genitrice il tempo dei figli (cosa che ha anche un ritorno economico, come accennavamo).
Sia il consigliere Santini, promotore del convegno che la D.ssa Monteleone sottolineavano che da questo punto di vista la professionalità dell'avvocato era elemento essenziale per cercare di porre un argine a questo tipo di deriva. Queste denunce troppo spesso sono scritte da avvocati, che poi le consegnano ai clienti che le depositano e le firmano, perché i legali preferiscono non assumersene la responsabilità in prima persona.
E altrettanto troppo di frequente sempre i legali, che pure hanno imparato, come tutte le parti in causa di questo teatro, e quindi genitori, psicologi, assistenti sociali, periti e anche giudici, a riempirsi la bocca con l'immancabile "interesse superiore dei minori", poi affiancano genitori iper conflittuali, assecondandoli e a volte diventando autentici complici, suggeritori addirittura di azioni contemplabili come reati.
 Si è arrivati alla comparsa di un sito sulla rete, titolato www.differenzadonna,it , dove si offriva la "migliore tutela" alle donne da parte di avvocati super esperti, perfetti conoscitori della normativa e della giurisprudenza in materia e quindi anche in grado, se necessario, di trovare il modo di AGGIRARE LA LEGGE....
Una pacchia per quei tanti italiani non amanti del diritto ma semmai della "mossa" che li farà vincere ( e pazienza se "malandrina").
Certo non tutti gli avvocati sono così, anzi possiamo anche sperare che la maggioranza non lo sia. Ma se il salto di qualità deve venire dalla mia categoria, la vedo male. Io legali che, sconsigliato il cliente da atteggiamenti conflittuali, dalla guerra contro l'ex coniuge, vedendo l'impossibilità  di farlo desistere dal  condurre una lotta senza quartiere, che inevitabilmente avrà ripercussioni negative sui figli, rinunciano al mandato, bé ne conosco veramente molto pochi.
Compresi tra quelli che poi riempiono i convegni delle varie associazioni del diritto di famiglia, o dei corsi di mediazione familiare.
Pecunia non olet, temo che questo triste adagio prevalga.
Ci dovrebbero essere magari altri mezzi allora a scoraggiare il malcostume in pericoloso aumento.
Che so, sanzionare con multe amministrative (la calunnia NON funziona, reato troppo particolare, dove basta adombrare la buona fede del calunniante perché l'assoluzione sia probabile) le denunce che vengono giudicate prive di un fondamento sufficientemente  valido (in civile accade il contrario : il Giudice non condanna al pagamento delle spese di lite il soccombente che però ha agito in una situazione di diritto obiettivamente complessa, di difficile lettura giuridica). Che so, il PM che dispone l'archiviazione potrebbe condannare il denunciante "Non accorto" a pagare una multa allo Stato e rifondere quantomeno le spese di difesa del denunciato . Sacrosanto no ?
Oppure, come suggeriva con una abile  domanda un'altra collega (ma la D.ssa Monteleone non ha risposto), indurre la forza pubblica a intervenire direttamente in molti piccoli casi di "abuso", costringendo il genitore reticente ad adempiere alle disposizioni contenute nell'accordo di separazione, accettando il rischio di lasciare al  buon senso degli agenti - ce l'avranno pure no ? o sono veramente quelli delle barzellette ? - di valutare in concreto la situazione. E quindi di fronte al bambino con la febbre, fargliela misurare in propria presenza, e di fronte ad un 37,1 dire al genitore troppo "premuroso" che l'altro sarà in grado di non far precipitare la situazione..., in caso di mancata riconsegna dei figli, intervenire per riportarli a casa del genitore avente diritto.
Certo, qualche bambino rimarrà turbato da questo interventismo,  ma lasciate che la voce si spanda e vedrete come certe prepotenze finirebbero.
Ad ogni modo questo non accade e anzi la situazione è ulteriormente degenerata perché i genitori hanno messo in campo l'"arma finale": la denuncia di molestia sessuale! 
Ebbé , quando il gioco si fa duro....Eppoi, che rischia il genitore inventore? Reato di Calunnia? Abbiamo visto che è un deterrente assai scarso essendo un'accusa dalla quale è piuttosto semplice difendersi:  "ero in buona fede vostro onore!!". Sanzioni economiche? No. Sanzioni relative alla potestà genitoriale (art. 155 bis codice civile)? Fa un po' il paio con la calunnia, e non sarà un caso che non vi è traccia della sua applicazione, ancorché la legge preveda , in astratto, la sanzione della condotta di quel genitore che ostacola la bigenitorialità, che mette i figli contro l'altro genitore, fino all'affidamento esclusivo e alla riduzione e, nei casi più gravi, la revoca della potestà del colpevole.
Anche qui, ricordava la Monteleone, la prova di una simile condotta, anche delittuosa (mobbing familiare, manipolazione del minore) , non è affatto semplice.
Quindi, rischi pochi, ma risultati eccellenti.
Con la denuncia di molestie sessuali, il genitore denunciante un primo risultato ce lo ha assicurato: l'altro, per un certo periodo di tempo, vede i propri diritti sospesi totalmente o parzialmente.
In ogni caso, per tutta la durata degli accertamenti , il genitore denunciato è OUT.
A spiegare bene bene questo nuovo modus è stato il Dott.  Fabio Nestola,  presidente della Federazione Nazionale della Bigenitorialità.
La falsa denuncia si costruisce con referti medici risibili, con ricorsi immotivati a cure ospedaliere, con lo stalking indotto (quasi divertente la descrizione: il genitore telefona e l'altro risponde di richiamare perché il bambino sta mangiando, e quando il primo richiama, l'invito si ripete perché il figlio sta al bagno, e poi è appena uscito e poi, naturalmente, "ormai si è addormentato"...alla fine il chiamante risulterà ai tabulati uno che ossessivamente telefona più volte al giorno anche solo per pochi secondi : un vero stalker!).
Condiviso, la Storia si ripete - di Fabio NestolaOvviamente il pezzo forte è la denuncia de relato:"mio figlio mi ha detto".
In genere poi il bambino avalla più o meno quanto esposto dal denunciante, ben addestrato e  indotto alla collusione col piano del genitore.
I numeri statistici anche qui fanno PAURA.
Nel 2011, su 5000 denunce 4000 sono state le archiviazioni!
L'unica pubblicazione scientifica al momento esistente in Italia, elaborata dall'Università di Modena cattedra di Neuropsichiatri Infantile  del Dott. Camerini, ha verificato che nelle denunce di abuso sessuale fatte da genitori separandi o divorziandi, nel 92% dei casi l'accusa si rivela INFONDATA.
Le ripercussioni traumatiche per un bambino fatto oggetto di una FALSA denuncia di abuso sessuale è IDENTICA e INDISTINGUIBILE rispetto a quella di un bimbo che abbia VERAMENTE subito l'abuso.
(questa verità psicoanalitica la urlava contro i genitori di Rignano Flaminio Giovanni  Bollea, considerato il padre della moderna psichiatria infantile italiana).
Il recupero di un buon rapporto di confidenza - fiducia tra il figlio e il genitore falsamente accusato richiede una media di TRE ANNI. Con picchi di OTTO.
Il Dr. Nestola ribadisce tutti i fattori già indicati che favoriscano questo crimine impunito : la mancanza di efficacia del reato di calunnia, la mancata applicazione dell'art. 155 bis del codice civile, con limitazione della potestà genitoriale di chi si macchia di questa condotta , la discutibile sentenza della Corte di Cassazione  24841 del 7/12/2010, l'eccessiva lunghezza della procedura ( veramente un INCUBO in queste vicende).
Ne denuncia, con coraggio, un altro , di cui in genere si rendono responsabili CTU e Servizi Sociali : il mancato riconoscimento della conflittualità UNILATERALE. 
Se due coniugi litigano, sono conflittuali entrambi. Ora, che si litighi in due, si sa, ma che le colpe siano sempre al 50% credo che sia una delle demenzialità più banali che abbia sentito da quando bazzico i tribunali.
Uno mena, beve, tradisce, e alla fine se si separano la colpa è di entrambi ?? Ma senza arrivare ai casi evidenti di unilateralità, se io sono lì che parlo male dell'altro, se sobillo i figli, se svilisco e disprezzo la figura della madre o del padre, se conduco con pervicacia e perseveranza una strategia ostativa del ruolo genitoriale , sarò responsabile nella stessa misura di chi è magari noiosamente , fastidiosamente pignolo nel pretendere il pagamento puntuale dell'assegno o l'accompagnamento in orario dei figli ?
Il Dr. Nestola ha concluso il suo intervento, applauditissimo (noi avvocati ai convegni ci sdoppiamo, diventiamo schizofrenici, come Psyco. Veramente ci crediamo che siamo anche noi dei "servitori della legge") usando una parola forte nel descrivere il tumore ingenerato dalla falsa denuncia di abuso sessuale.
UNO STUPRO DELLE RELAZIONI.
E' proprio così.
E contro di esso, finora, la macchina della giustizia si mostra, quando non complice, comunque colpevolmente impotente.

13 commenti:

  1. Arturo Bonsignore
    Un bel lavoro, da condividere.
    Grazie, Stefano!

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  2. Arturo
    Completo, incisivo ed impietoso, quanto basta!

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  3. Gabriele
    devo ammettere che credevo di non essere quasi più in grado di indignarmi, ma leggere queste cose, mamma che schifezze; a cosa arrivano le persone...

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  4. I tribunali sono ormai il posto meno adatto per dirimere controversie tra persone in buona fede che, quando la posta in gioco è veramente alta ed è in ballo una intera vita, dovrebbero affidarsi ad un arbitro quando sono ancora in tempo.
    Una coppia che inizia un progetto di vita dovrebbe serenamente prevederlo in un accordo prematrimoniale e il matrimonio dovrebbe attenuare la sua natura di contratto tipico.
    Se due persone si assumono una responsabilità così grande come una famiglia, possono assumersi anche quella di decidere come debba funzionare.

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  5. Padri condannati al ruolo di bankomat, ricattati da sante donne che, grazie al parto, si sono garantite il sacrosanto diritto all'esproprio dell'abitazione familiare ed al pignoramento dei figli. Quei figli che vi fanno vedere come e quando decidono loro. E guardatevi bene dal fare il bagnetto ai vostri bmbini. Meglio sporchi per un weekend, che un'accusa di abusi sessuali. Peccato che il reato di calunnia esista ormai solo sulla carta. REVENGE

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  6. Domenico Battista : letto e con invito a leggere : i numeri e le statistiche , in determinati casi, parlano da soli !

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  7. Renata Serci
    Ti prometto un commento domani: l'argomento è troppo importante! Merita serie riflessioni e alcune considerazioni. Ora, però, sono concentrata su altro. Bravo!

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  8. ANDREA GIOVANNINI
    un mio cliente è finito sotto processo penale (poi conclusosi con assoluzione), a seguito di denuncia della ex moglie, per aver pagato gli alimenti con 2 giorni di ritardo rispetto a quanto previsto dal provvedimento presidenziale.
    E preciso che uno dei due giorni era domenica ...

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  9. Maurizio Ballone

    Letto. Con disagio ed angoscia. Da brividi ....

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  10. PAOLO MATTHIAE

    L'ho letto tutto e ho capito qualcosa di più: ottimo intervento! Ma la situazione della giustizia sul tema è quindi terribilmente arretrata!!!

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  11. Per tutti - per far funzionare la Giustizia .
    Occorre Cancellare i termini Penali (solo chi ha denari trascina con cavilli fino alla caduta)
    Il PM ; Non rileva fatti penali ... : abbattere il limite circondariale per avvocati NON domiciliati.
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    Altra Morale. "Oggi stato di crisi" Chi messo in galera ... ha rimediato un pasto quotidiano - Scagionato.!!! Risarcito dallo stato con denaro.(Naturalmente con interessi,parcella Avvocato)

    Un operaio con famiglia, salta il pasto e non ha denari, disoccupato. ... Merita fare il criminale , tanto ci sono gli avvocati.!!!-

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  12. L'ho letto solo oggi, come sempre in ritardo!
    Ma il tuo è un contributo da far circolare... ne avevamo già troppe di cose che fanno incazzare.. questa è l'ennesima. E soprattutto è l'ennesima di cui non si parla mai, tutti presi a discutere del niente e del vuoto. Poi scopriamo mille situazioni in cui il sistema non protegge e non tutela in alcun modo chi si comporta onestamente. E per di più, a farne le spese non sono solo i protagonisti delle liti, ma i bambini...
    un abbraccio,
    maurizio

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  13. se può interessare, è disponibile tanta altra documentazione

    fabio nestola

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