giovedì 24 maggio 2012

UNO STUPRO AL GIORNO. BEIRUT? NO, MILANO

Cosa sta accadendo a Milano? Uno stupro al giorno, nell'ultimo mese.
Questa la sequenza delle notizie più eclatanti:
RUBY 
Questa è la stessa città dove si spendono soldi per il processo a Ruby ruba-cuori?? Dove il fiore (si fa per dire) della procura ambrosiana si sbatte per accertare se una ragazza , come dire, disinvoltissima, aveva 17 anni e 11 mesi o 18 quando frequentava volontariamente la cada privata di Berlusconi? 
Com'è possibile mai che nella città più moderna d'Italia, o almeno considerata tale, possa accadere uno scempio del genere? 
Tra l'altro, tutto questo accade in un'epoca dove l'offerta di sesso, gratuita, non ha riscontri in nessuna epoca precedente, quella a pagamento conosce tariffe di ogni genere, con prezzi anche popolarissimi, quindi da dove nasce questa follia?
Possibile che le strade del capoluogo lombardo siano così insicure, poco vigilate? 
Il Corriere.it scrive così:

Il dato allarmante: ventisei violenze sessuali tentate o consumate «su strada» a Milano tra il 24 aprile e il 24 maggio. A spiegarlo è Pietro Forno, procuratore aggiunto del capoluogo lombardo, durante la conferenza stampa sul nuovo mandato di cattura per Luca Terranova ritenuto colpevole di una violenza su una ragazza di 13 anni avvenuta l'11 aprile scorso. Forno, a capo del pool reati sessuali ha affermato: «Tra il 24 aprile e il 24 maggio a Milano sono state denunciate o segnalate dal Soccorso violenze sessuali della Clinica Mangiagalli 26 violenze sessuali compiute da sconosciuti, sette delle quali in danno di minorenni». Tra i casi anche la violenza nel parco alla madre che aveva appena accompagnato i figli a scuola. 
IL MESE PRECEDENTE - Sempre secondo quanto riferito dal Procuratore aggiunto Pietro Forno, dal 28 marzo al 20 aprile scorsi, i casi di violenza sessuale (tentate o consumate) commessi nel capoluogo lombardo sono stati 12, di cui tre ai danni di minori. In Procura a Milano, i fascicoli aperti per stupro a carico di ignoti (di cui per circa un terzo poi le indagini individuano il responsabile) vengono affidati ai Pm Gianluca Prisco e Cristiana Roveda, coordinati dall'aggiunto Forno.
DENUNCIARE - «Se qualcuno ha subito qualcosa, lo dica». Forno continua e fa un appello alle donne milanesi. Si rivolge ad eventuali altre vittime di Terranova e Patrizia Peroni, dirigente delle Squadra Mobile che si è occupata delle indagini, lo ha descritto per facilitarne l'eventuale identificazione: «Alto circa un metro e sessanta, castano, appena stempiato, 30 anni, occhi castani».

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